Nel Polo Multisetting® Infanzia e Adolescenza, grazie ad una entusiasta “cordata” di collaboratori psicologi specialisti dello sviluppo, psicoterapeuti, counsellor, educatori e tutor, offriamo vari percorsi tra consulenza, diagnosi, sostegno psicologico, counselling socioeducativo, riabilitazione, potenziamento degli apprendimenti, training attentivi e trattamento psicoterapeutico.
I servizi offerti dal Polo Multisetting® abbracciano l’intero arco dello sviluppo, dalla prima infanzia all’adolescenza. L’attenzione viene posta sia al singolo che alla realtà relazionale che lo circonda, in particolare genitori e insegnanti.
Nell’ottica di una psicologia educativa e preventiva, focalizzata sul potenziamento dei fattori di protezione del singolo e la riduzione dei fattori di rischio relativi all’insorgenza di problematiche psicopatologiche, nel Polo specialistico Multisetting® poniamo attenzione alla crescita globale del bambino/adolescente, allo sviluppo della resilienza, al potenziamento delle risorse individuali e alla valutazione di quei precoci “campanelli di allarme” che possono orientare, per tempo, a varie forme di intervento.
Lo screening è una metodologia di rilevazione in grado di predire un disturbo sulla base della presenza di un segno critico selezionato in precedenza (test predittivo). Non ha la pretesa di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma può individuare, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di effettuare una diagnosi, piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico di approfondimento una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. È un primo strumento di indagine che consente di evidenziare i fattori di rischio relativi all’insorgenza di un disturbo, specificatamente i segni critici della presenza di un DSA.
Il nostro progetto Benessere & Scuola per età 6-18 anni
Le difficoltà dell’apprendimento scolastico nel bambino e nel ragazzo si accompagnano frequentemente a vissuti di ansia, sfiducia, avvilimento, frustrazione, agitazione o al calo dell’autostima per la convinzione di essere poco intelligenti o incapaci. Il progetto Benessere & Scuola indaga il funzionamento cognitivo, valuta i “campanelli di allarme” e i fattori di rischio propri dei DSA, valuta le difficoltà scolastiche mediante prove standardizzate di lettura, scrittura e calcolo e fornisce un inquadramento psicologico più ampio con approfondimento sull’area emotiva, ansiosa e umorale.
L’identificazione precoce delle difficoltà attraverso lo screening DSA offre numerosi vantaggi:
RIPETIZIONI o aiuto-compiti
Le ripetizioni ripropongono i contenuti affrontati a sScuola al fine di colmare lacune inerenti alcune materie. Le difficoltà in oggetto possono essere persistenti o transitorie, ovvero inerenti ad alcuni specifici argomenti di una materia.
Chi se ne occupa?
Solitamente le ripetizioni sono svolte da ex studenti molto preparati su una determinata materia, ma che non hanno conoscenze in merito ai processi neuropsicologici dell’apprendimento né ai disturbi ad essi connessi (DSA ad esempio).
Quando sono indicate le ripetizioni?
Le ripetizioni sono indicate se le difficoltà dell’alunno sono circoscritte ad alcune materie e non sono presenti invalidanti elementi di disagio emotivo o comportamentale. Nelle ripetizioni il focus è sul compito, sulla materia.
TUTOR DELL’APPRENDIMENTO nei quadri DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
Il Tutor dell’Apprendimento interviene nei casi in cui le difficoltà scolastiche siano dovute alla mancanza di metodo di studio, organizzazione o strategie specifiche. Lavorando sul materiale scolastico, i Tutor aiutano bambini e ragazzi a sviluppare la propria autonomia attraverso la strutturazione di strategie di apprendimento efficace, di un metodo di studio personalizzato e un’organizzazione dei tempi e degli spazi efficiente. Il Tutor può proporre attività mirate alla comprensione del testo, all’area del calcolo o della letto-scrittura e al rafforzamento dell’attenzione e della memoria di lavoro.
Chi se ne occupa?
I Tutor sono figure professionali che hanno conoscenze di base sui meccanismi di apprendimento e su come aiutare i ragazzi con DSA e ADHD. Professionista con competenze educative specifiche, può essere uno psicologo, ma anche un counsellor o un laureato in altre discipline che ha svolto corsi ad hoc. Generalmente i Tutor lavorano sotto la supervisione del clinico esperto di processi di apprendimento ed in rete con la Scuola ed i genitori per aiutare globalmente il ragazzo nel suo percorso scolastico.
Quando interviene il Tutor specialistico?
Il Tutor interviene a fronte di difficoltà scolastiche generalizzate. L’obiettivo è l’autonomia e la trasferibilità del metodo in modo che lo studente lo possa applicarlo a tutte le materie. Nel percorso di tutoraggio il focus è sulla persona; capire quali le difficoltà, ma anche le risorse, le abilità e le convinzioni del bambino/ragazzo. Obiettivo è rendere lo studente più consapevole di sé e dei processi che mette in atto nell’apprendimento, siano essi cognitivi o emotivi/motivazionali.
Quali difficoltà si affrontano?
Quale servizio offriamo
Il percorso di Tutoring scolastico specialistico si svolge in una modalità one to one (individuale), presso il nostro Centro o in altra sede concordata.
I Tutor del Polo Infanzia e Adolescenza hanno il ruolo di facilitare e guidare i processi di apprendimento, nonché favorire lo sviluppo di strategie di studio efficaci, individuando gli strumenti e le misure più idonee allo studente e lavorando in vista del potenziamento delle abilità cognitive e metacognitive, verso la promozione dell’autonomia. Lavorano in rete con gli Specialisti clinici che hanno effettuato la prima consulenza e che talvolta accompagnano il bambino/ragazzo anche in un percorso psicologico.
Insieme allo Specialista, il Tutor si occuperà di mediare i rapporti scuola-famiglia, rendendosi disponibile ad interfacciarsi periodicamente gli insegnanti e a partecipare con loro alla definizione e alla revisione del Piano Didattico Personalizzato (PDP).
RIPETIZIONI o aiuto-compiti
Le ripetizioni ripropongono i contenuti affrontati a sScuola al fine di colmare lacune inerenti alcune materie. Le difficoltà in oggetto possono essere persistenti o transitorie, ovvero inerenti ad alcuni specifici argomenti di una materia.
Chi se ne occupa?
Solitamente le ripetizioni sono svolte da ex studenti molto preparati su una determinata materia, ma che non hanno conoscenze in merito ai processi neuropsicologici dell’apprendimento né ai disturbi ad essi connessi (DSA ad esempio).
Quando sono indicate le ripetizioni?
Le ripetizioni sono indicate se le difficoltà dell’alunno sono circoscritte ad alcune materie e non sono presenti invalidanti elementi di disagio emotivo o comportamentale. Nelle ripetizioni il focus è sul compito, sulla materia.
TUTOR DELL’APPRENDIMENTO nei quadri DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
Il Tutor dell’Apprendimento interviene nei casi in cui le difficoltà scolastiche siano dovute alla mancanza di metodo di studio, organizzazione o strategie specifiche. Lavorando sul materiale scolastico, i Tutor aiutano bambini e ragazzi a sviluppare la propria autonomia attraverso la strutturazione di strategie di apprendimento efficace, di un metodo di studio personalizzato e un’organizzazione dei tempi e degli spazi efficiente. Il Tutor può proporre attività mirate alla comprensione del testo, all’area del calcolo o della letto-scrittura e al rafforzamento dell’attenzione e della memoria di lavoro.
Chi se ne occupa?
I Tutor sono figure professionali che hanno conoscenze di base sui meccanismi di apprendimento e su come aiutare i ragazzi con DSA e ADHD. Professionista con competenze educative specifiche, può essere uno psicologo, ma anche un counsellor o un laureato in altre discipline che ha svolto corsi ad hoc. Generalmente i Tutor lavorano sotto la supervisione del clinico esperto di processi di apprendimento ed in rete con la Scuola ed i genitori per aiutare globalmente il ragazzo nel suo percorso scolastico.
Quando interviene il Tutor specialistico?
Il Tutor interviene a fronte di difficoltà scolastiche generalizzate. L’obiettivo è l’autonomia e la trasferibilità del metodo in modo che lo studente lo possa applicarlo a tutte le materie. Nel percorso di tutoraggio il focus è sulla persona; capire quali le difficoltà, ma anche le risorse, le abilità e le convinzioni del bambino/ragazzo. Obiettivo è rendere lo studente più consapevole di sé e dei processi che mette in atto nell’apprendimento, siano essi cognitivi o emotivi/motivazionali.
Quali difficoltà si affrontano?
Quale servizio offriamo
Il percorso di Tutoring scolastico specialistico si svolge in una modalità one to one (individuale), presso il nostro Centro o in altra sede concordata.
I Tutor del Polo Infanzia e Adolescenza hanno il ruolo di facilitare e guidare i processi di apprendimento, nonché favorire lo sviluppo di strategie di studio efficaci, individuando gli strumenti e le misure più idonee allo studente e lavorando in vista del potenziamento delle abilità cognitive e metacognitive, verso la promozione dell’autonomia. Lavorano in rete con gli Specialisti clinici che hanno effettuato la prima consulenza e che talvolta accompagnano il bambino/ragazzo anche in un percorso psicologico.
Insieme allo Specialista, il Tutor si occuperà di mediare i rapporti scuola-famiglia, rendendosi disponibile ad interfacciarsi periodicamente gli insegnanti e a partecipare con loro alla definizione e alla revisione del Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Alfabetizzare emotivamente, attivare le risorse e ridurre i fattori di rischio
Il counselling psicoeducativo è un intervento non terapeutico rivolto a quei bambini e ragazzi che si trovano a vivere un momento di disagio emotivo-relazionale in situazioni di vita specifiche.
Si tratta di un supporto finalizzato ad alleviare uno stato di tensione e può essere utile per elaborare pensieri e vissuti di un dato momento. Il counselling psicoeducativo è indicato per quei bambini che non presentano sintomi rilevanti o comunque un quadro clinico tale da richiedere un intervento di tipo psicoterapeutico.
Attivarsi preventivamente con un percorso tipo counselling significa per il bambino avviare un processo di conoscenza di sé e creare uno spazio di confronto, che può divenire di supporto, per agire in modo proattivo e consapevole di fronte alle difficoltà.
Quali difficoltà possono essere affrontate in questo percorso?
Le difficoltà più comuni riguardano l’ambito scolastico, familiare o sociale: eccessiva timidezza, paura delle interrogazioni, bassa tolleranza alla frustrazione, difficoltà scolastiche, rifiuto di andare a scuola, timore del giudizio degli altri, ipersensibilità alla critica, problemi di socializzazione con il gruppo dei pari, gelosie fraterne, comportamento oppositivo o aggressivo, comportamento rinunciatario, difficoltà ad adattarsi a una nuova situazione scolastica o familiare, nascita di un fratello, separazione dei genitori, ecc.
In che modo lo specialista supporta un bambino o un adolescente?
Il counselling psicoeducativo è differenziato a seconda dell’età ed adotta, coerentemente alla fase di sviluppo e alla teoria della mente della persona, strumenti privilegiati quali l’osservazione, il gioco, il lavoro sulle fiabe, la mediazione artistica (musicale, grafica, espressivo-corporea), il colloquio individuale e l’intervento nel piccolo gruppo.
All’interno di una relazione caratterizzata da ascolto empatico e supporto, è possibile per il bambino divenire più consapevole di sé, delle proprie fragilità ma anche delle personali risorse rispetto alla situazione di difficoltà che sta vivendo.
Il percorso di counselling psicoeducativo offre al bambino l’opportunità di contattare, verbalizzare, modulare e gestire emozioni spiacevoli, di uscire da situazioni di “impasse” (blocco) e superare una “crisi evolutiva”.
Potenziare le strategie, le risorse e le pratiche educative dei genitori
Il Sostegno alla Genitorialità o Parent Training è un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. Le difficoltà possono essere dovute a motivi diversi come cambiamenti legati alle fasi del ciclo di vita dei figli, eventi critici, separazione, problematiche personali o aspetti di disagio dei figli.
La messa in discussione dei genitori consente di sviluppare una maggiore riflessione, conoscenza e consapevolezza delle dinamiche relazionali che avvengono all’interno del proprio sistema famiglia.
Aree di intervento nel percorso di Parent Training
I percorsi psicologici di sostegno alla genitorialità si prefiggono di supportare i genitori nel loro ruolo, rafforzandone le competenze educative.
Alcuni tra i principali obiettivi del Parent Training:
Le tecniche che vengono apprese nel Parent Training consentono di identificare e rispondere in modo efficace ai comportamenti disfunzionali e problematici del bambino, riducendone nel tempo la comparsa.
Il percorso guida e sostiene i genitori nell’adozione di atteggiamenti, comportamenti e modalità comunicative efficaci che possono favorire, nel tempo, l’adattamento del figlio alle regole e agli stili di comportamento più appropriati.
Le sessioni di Parent Training si svolgono come ciclo di incontri a cadenza settimanale o quindicinale
Il Laboratorio di Counselling “MI RI-SCOPRO EROE” a mediazione artistica rientra tra le attività di sensibilizzazione, prevenzione e promozione del benessere psicologico promosse dal POLO MULTISETTING® INFANZIA E ADOLESCENZA del Centro.
A chi è rivolto
Il Laboratorio “MI RI-SCOPRO EROE” è rivolto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 e i 13 anni e mira a promuovere il benessere emotivo e relazionale mediante il gruppo (l’esperienza della “cordata”) e la metafora. Il Laboratorio è pensato per quei ragazzi che presentano insicurezze sul piano relazionale (eccessiva timidezza, ipersensibilità alla critica o alla valutazione, ansia da prestazione, basse competenze assertive) o nella regolazione del proprio comportamento (inibizione o eccessiva irrequietezza, comportamenti oppositivi, esplosioni di rabbia, impulsività). Il percorso di Counselling, indicato anche per bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES), attraverso il potenziamento e la riscoperta delle proprie risorse interne, mira a favorire nei partecipanti un apprendimento efficace, l’aumento della consapevolezza di sé e della propria autostima.
Un viaggio nell’eroe che è in me e verso la sua ri-scoperta
Nel Laboratorio “MI RI-SCOPRO EROE” i personaggi eroici, descritti nel poema omerico, sono presi come esempio di coraggio e determinazione; qualità raggiunte attraverso il superamento di ostacoli e difficoltà.
Nel percorso di Counselling, la figura dell’eroe accompagnerà i bambini e ragazzi alla scoperta di se stessi, del proprio dialogo interno, ma soprattutto alla scoperta dei propri punti di forza e delle risorse da valorizzare e potenziare.
Tra le tematiche condivise esperienzialmente in gruppo: “Mi riconosco in…” Analisi dei personaggi dell’Iliade di Omero ** “Qual è il mio tallone di Achille?” Consapevolizzare i propri limiti ** “La rabbia di Achille” Canalizzare la rabbia e affrontare la paura ** “Il coraggio di Ettore” Riscoprire le proprie risorse ** “Il ritorno di Achille” La Ri-decisione.
Obiettivi del Laboratorio “MI RI-SCOPRO EROE”
Il Laboratorio attraverso il coinvolgimento, la musica e l’espressività corporea, si prefigge di:
L’efficacia della modalità laboratoriale e dell’uso della drammatizzazione
Il percorso di tipo laboratoriale mira a favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione e attraverso la mediazione artistica:
In particolare, la drammatizzazione mira a sviluppare attivamente la spontaneità dei partecipanti. Tra le tecniche utilizzate: esercizi di mimesi (metodo Costa); drammatizzazione emotiva e psicodramma; psicocollage/autoritratto; ulteriori tecniche a mediazione artistica (danza, teatro, disegno e musica)
Come si svolge il Laboratorio “MI RI-SCOPRO EROE”
Gli incontri laboratoriali di gruppo sono strutturati secondo il metodo di accompagnamento Counselling Multisetting® e prevedono 8 incontri Indoor e 1 incontro Outdoor
Ciascun incontro segue la struttura del metodo: Warm up (riscaldamento psico-fisico e psico-emotivo), breve intervento teorico psicoeducativo, attività laboratoriale riferita alla tematica affrontata, Debriefing finale in gruppo. Il percorso termina con una giornata in Outdoor Setting (un Parco), nella quale verrà proposto ai bambini un approfondimento e il completamento delle fasi del lavoro indoor.
Perché un Gruppo Counselling Adolescenti e a chi è rivolto
Il Gruppo di Counselling rientra tra le attività di sensibilizzazione, prevenzione e promozione del benessere psicologico promosse dal nostro POLO MULTISETTING® INFANZIA E ADOLESCENZA del Centro.
Il Gruppo Counselling per Adolescenti è uno spazio di intervento non terapeutico rivolto a quei ragazzi che si trovano a vivere un momento di disagio emotivo-relazionale in situazioni di vita specifiche ed è pensato per ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni.
Il percorso di Counselling Multisetting, attraverso il potenziamento e la riscoperta delle risorse interne, ha lo scopo di favorire nei partecipanti l’aumento della consapevolezza di sé e dell’autostima.
Mediante il coinvolgimento all’interno di una relazione caratterizzata da ascolto empatico e supporto, l’adolescente ha l’opportunità di contattare, modulare e gestire emozioni spiacevoli e di affrontare la sua “crisi evolutiva”.
Adolescenti “in bilico”: vulnerabilità e sfide evolutive
Attraverso il percorso nel Gruppo il ragazzo potrà imparare a riconoscere e accogliere i propri bisogni, mappare il proprio dialogo interno, identificare e fronteggiare i “pensieri cecchino” bloccanti, stare a contatto con le proprie emozioni e apprendere nuovi modi di gestione più funzionali.
Il processo che si attiva con il Gruppo permetterà al ragazzo di prendere le proprie “ri-decisioni” sul piano esistenziale e progettuale al fine di migliorare le sue relazioni nel contesto familiare, sociale, affettivo e scolastico.
Le metafore trasformative del metodo Multisetting®: Valle – Guado – Crinale – Vetta
Come si svolge il percorso di Counselling nel Gruppo
Il gruppo di Counselling, mediante la condivisione in un contesto protetto, diviene acceleratore dei processi di cambiamento. Nel Gruppo Multisetting, con la “cordata”, saranno favorite la crescita personale, le relazioni tra pari e l’esplorazione del proprio mondo emotivo-affettivo.
Gli incontri di Counselling sono strutturati secondo il metodo Multisetting® e prevedono: 12 incontri Indoor e 1 incontro Outdoor.
Ciascun incontro segue la struttura del metodo:
Nella giornata in Outdoor Setting, attraverso l’uso dei diversi moduli e delle “metafore-guida” proprie del metodo Multisetting®, verrà proposto ai ragazzi il completamento delle fasi del lavoro indoor e il modulo della Vetta
Quali Disturbi trattiamo con percorsi psicoterapeutici individuali e nel Gruppo
Nel nostro Polo, a seguito di un accurato inquadramento diagnostico sul bambino/ragazzo e della condivisione del profilo clinico emerso, offriamo allea famiglia una risposta in termini di trattamento mirato in base all’identificazione delle aree fragili o compromesse.
Disturbi Esternalizzanti
Riguardano quelle situazioni in cui il disagio del bambino o dell’adolescente si riversa verso l’esterno, provocando una situazione di disturbo nell’ambiente circostante.
Rientrano in questa categoria problemi come difficoltà di gestione della rabbia e dell’aggressività, problemi di concentrazione, impulsività e iperattività.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) nel DSM-5 si colloca fra i Disturbi del Neurosviluppo ed è caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività.
L’ADHD è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che interferisce con il normale sviluppo psicologico del bambino e ostacola lo svolgimento delle comuni attività quotidiane quali andare a scuola, giocare con i coetanei e convivere serenamente con i genitori.
I bambini con ADHD evidenziano una difficoltà nel percorso di pianificazione e soluzione di problemi e spesso non riescono ad orientare i propri comportamenti rispetto a quanto atteso dall’ambiente esterno, ossia non sono in grado di utilizzare i “comandi interiori” per eseguire quelle azioni adeguate che l’ambiente si aspetterebbe da loro: stare attenti mentre l’insegnante spiega, rimanere seduti durante la lezione o i pasti, svolgere i compiti per casa, aspettare il proprio turno, ecc. Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività si manifesta principalmente con una serie di sintomi, che compaiono in età prescolare, per poi intensificarsi con l’ingresso nella scuola elementare, a causa dell’aumento delle richieste cognitive e comportamentali. Nelle scuole medie, alcuni bambini riescono a compensare le loro difficoltà, anche se permane il deficit attentivo. In età adolescenziale e adulta rimangono difficoltà sociali e professionali dovute all’impulsività e alle scarse abilità organizzative.
Il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP), nel DSM-5, è compreso tra i Disturbi da Comportamento Dirompente, del Controllo, degli Impulsi e della Condotta. Sono disturbi che interferiscono sull’autocontrollo di emozioni e comportamenti.
I bambini e ragazzi con questo disturbo tendono ad avere un umore collerico/irritabile e un comportamento polemico/provocatorio, oltre ad un atteggiamento ricorrente e costante di sfida, disubbidienza e ostilità nei confronti delle figure dotate di autorità (genitori, insegnanti e altri adulti). I bambini e ragazzi con DOP esibiscono livelli di rabbia persistente ed evolutivamente inappropriata, sono particolarmente suscettibili e facilmente irritabili dagli altri, oppure deliberatamente irritanti, dispettosi o vendicativi nei confronti di altre persone. Inoltre, manifestano perdita di controllo, comportamenti negativistici, si rifiutano di obbedire alle regole e spesso accusano gli altri per i propri errori.
Il Disturbo della Condotta, nel DSM-5, è anch’esso compreso tra i Disturbi da Comportamento Dirompente, del Controllo, degli Impulsi e della Condotta. Si tratta di comportamenti ripetitivi e persistenti che violano le principali norme sociali. Il Disturbo della Condotta si manifesta raramente al di sotto dei 9 anni di età e ciò che lo differenzia dal Disturbo Oppositivo-Provocatorio è soprattutto la presenza di manifestazioni molto accentuate di aggressività e di comportamenti devianti (aggressione a persone ed animali, distruzione della proprietà, furto, o altre gravi violazioni di regole).
Disturbi Internalizzanti
Sono quadri clinici caratterizzati da sintomi di ipercontrollo sui propri stati emotivi e cognitivi che il bambino (o il ragazzo) tende a regolare in modo eccessivo o inappropriato. Essendo per definizione “interni”, sono disagi talvolta mal interpretati o trascurati poiché a differenza di quelli esternalizzanti, prepotentemente evidenti, sono invece difficili da individuare esclusivamente con un’osservazione esterna.
Seppure le manifestazioni internalizzanti sono numerose e complesse, è possibile suddividerle in quattro tipologie principali:
I Disturbi d’Ansia coinvolgono sintomi raggruppabili in tre tipologie:
1) Stati d’animo soggettivi (quali disagio, paura, terrore);
2) Comportamenti manifesti (evitamenti e fughe);
3) Reazioni Fisiologiche (nausea, tremori, sudorazione e innalzamento dell’arousal)
I sintomi più comunemente descritti nei disturbi d’ansia in età infantile e adolescenziale sono:
La Depressione si manifesta nei bambini e negli adolescenti con la presenza di alcuni sintomi:
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) presenta come manifestazione sintomatologica un insieme di ossessioni (immagini, pensieri, fantasie, incubi) e compulsioni (atteggiamenti, azioni, comportamenti, rituali) angoscianti e disturbanti per l’individuo.
Il DOC infantile si manifesta più comunemente nelle piccole azioni quotidiane, più facilmente a casa che a scuola, e tende ad innescare meccanismi di ansia e stress. I genitori possono riconoscere il Disturbo Ossessivo Compulsivo nei bambini quando essi tendono a ripetere le stesse azioni in maniera costante, impiegare eccessivo tempo nello svolgere determinate azioni, presenza di rituali che devono essere necessariamente svolti, ritrosia nello spiegare un proprio comportamento, ecc. La manifestazione sintomatologica del disturbo ossessivo compulsivo nei bambini comprende diverse sfaccettature inerenti al periodo di sviluppo.
La risposta compulsiva alle ossessioni e ai pensieri intrusivi provoca nei bambini un alto stato di ansia che difficilmente viene mediato e ridimensionato dalla rassicurazione da parte degli adulti. Spesso infatti il DOC è associato ad attacchi di panico ed ansia.
I Disturbi Psicosomatici sono lamentele di fastidi, malattie o dolori fisici che non hanno una base medica accertata. Si suppone che tali sintomi siano causati da disagio emotivo e che la loro natura sia psicologica e non fisica. Le lamentele somatiche più frequenti in età infantile sono:
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